KTM
L’acronimo KTM sta per Kronreif, Trunkenpolz, Mattighofen, vale a dire i due fondatori del brand e il luogo del primo insediamento produttivo a cui l’azienda austriaca è fortemente legata. La data di nascita è il 1934, inizialmente come officina per auto e motocicli, ma è nel 1953 che il marchio viene registrato con una già affermata produzione di motocicli di piccola cilindrata. Nel 1964, parallelamente all’espansione della linea di moto e ciclomotori, arriva la prima bicicletta e negli anni 70 le prime vittorie su strada e ciclocross con Walter Obersberger. Gli anni si susseguono e la produzione di moto aumenta, al pari di quella di bici: nel 1989 KTM arriva a un milione di biciclette prodotte dall’inizio nel 1964. Purtroppo il 1989 segna la morte di Trunkenpolz e il rischio di fallimento del 1991. Fortunatamente l’azienda si riprende, anche grazie alla divisione in quattro parti: moto, radiatori, bici e utensili. La sezione bici viene quindi fondata nel 1992 con il nome di KTM Fahrrad GmbH. In questi anni arrivano i successi di Ekkehard Doerschlag, più volte vincitore della Austria Cup di cross country e di gare alpine come la Ötztaler Radmarathon e la Bike Transalp. Avanti veloce verso gli anni 2000, con i 2,5 milioni di bici prodotte, i telai in carbonio e nel 2006 l’arrivo delle prime mtb da downhill, la Aphex e la Soul. Nel 2007 viene realizzato il nuovo stabilimento a Mattighofen (che vedete nelle foto) e nel 2008, insieme ai 3 milioni di bici prodotte, Thomas Öhler diventa campione mondiale di trial su KTM. Nel 2011 arriva la prima bici da downhill elettrica, la Egnition, un mostro da 1200 Watt di potenza e 36 kg di peso. Il 2012 segna i 4 milioni di bici prodotte e diversi premi e award, tra cui quelli di Eurobike per le bici elettriche urban come la Eshopper e la Macina Eight. Nel 2007 viene realizzato il nuovo stabilimento a Mattighofen (che vedete nelle foto) e nel 2008, insieme ai 3 milioni di bici prodotte, Thomas Öhler diventa campione mondiale di trial su KTM. Nel 2011 arriva la prima bici da downhill elettrica, la Egnition, un mostro da 1200 Watt di potenza e 36 kg di peso. Il 2012 segna i 4 milioni di bici prodotte e diversi premi e award, tra cui quelli di Eurobike per le bici elettriche urban come la Eshopper e la Macina Eight. Nel 2014 KTM festeggia il suo 50° anniversario di attività con un libro di 144 pagine che celebra il grande cambiamento occorso durante gli anni. Nel 2015 la KTM Revelator Sky Di-2 è nominata bici dell’anno. Il rider KTM Heinz Zörweg vince per la terza volta nella categoria Master la gara xc a tappe Cape Epic in Sud Africa.
Nel 2016 la produzione annuale è di circa 250.000 biciclette, di cui, dato molto importante, 80.000 sono ebike. Oggi la KTM Fahrrad GmbH è un’azienda indipendente che vede parte della produzione in Taiwan, nello specifico la costruzione dei telai, mentre la verniciatura, il totale assemblaggio, i test e gli scrupolosi controlli di funzionamento e di qualità vengono effettuati interamente in Austria.
Test di usura e resistenza delle bici
E’ il reparto riservato ai test di usura e resistenza delle bici, sia elettriche che tradizionali: grazie a dei macchinari composti da rulli rotanti dalla superficie non omogenea, i nuovi modelli, tramite pesi applicati al manubrio e alla sella, vengono sottoposti a stress intensi e di lunga durata per verificarne la tenuta e il corretto funzionamento: il margine è notevole, una bici garantita senza problemi per 2000 km viene testata per 10.000 km.
Le ruote sono assemblate prima a mano e poi con uno speciale macchinario che controlla la campanatura e il tensionamento dei raggi. A bici completa KTM controlla poi il perfetto funzionamento di tutti i componenti e la particolarità risiede nel fatto che sia una delle poche aziende che monta interamente ogni bici: il negoziante o l’acquirente finale non dovranno fare altro che estrarla dallo scatolone, riposizionare e serrare il manubrio e iniziare a pedalare. Questo è lavoro in più per l’azienda che spesso non viene tenuto presente ma rappresenta una grande comodità e tempo risparmiato per chi venderà o utilizzerà la bici.
Dopo l’Austria e la Germania, l’Italia rappresenta il terzo mercato per KTM. La strategia di KTM è basata sulla qualità del prodotto: quando esce un modello nuovo di una data bici, il modello di telaio che era top di gamma l’anno precedente viene posizionato in un modello inferiore: in questo modo la qualità della gamma aumenta ogni anno.
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